Easy landscape made by me!

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Watching the various stages of a painting is curious and interesting to the artist and the observer. I thought for a long time to record a video while I paint. Not long ago I decided to do it and now I want to share this video! I chose a simple but colorful landscape at dusk. I hope you like it!

The creative routines that made history

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Spesso pensiamo che I creativi della storia facevano tutti una vita stravagante piena di sostanze stupefacenti e ore piccole, ecco qui per voi qualche dettaglio in piu’ che vi sorprendera’. Il riposo, e abitudini innocenti che danno armonia nella vita sono alla base del genio, per non parlare delle ore di lavoro.

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11.PiotrIlyichTchaikovsky 10BenjaminFranklin 9CharlesDarwin 8CharlesDickens 7ImmanuelKant 2GustaveFlaubert 3LudwigVanBeethoven 4WolfgangAmadeusMozart 5ThomasMann 6SigmundFreud

 

-Pensi che la tua routine sia produttiva?

 

 

 

 

 

 

Danie Mellor per spiegarvi l’Australia

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Di recente ho assistito ad alcune lezioni all’Universita’ del Queensland (www.uq.edu.au) e, tra queste, una d’Arte, tenutasi nella Galleria d’Arte dell’istituto, con l’artista che presentava la sua espoisizione.

Il suo nome e’ Danie Mellor ed e’ nato in Queensland per poi crescere tra l’Australia, la Scozia e il Sud Africa. Ha studiato arte in diverse scuole australiane e, oggi, il suo lavoro spazia tra stampa, pittura e scultura.

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Il tema predominante nelle sue opere e’ l’intricata relazione tra la popolazione indigena e quella non-indigena sulla sua isola natia. Per questo, Danie e’ considerato una figura chiave nell’Arte Contemporanea Indigena Australiana.

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La mostra che ho visitato si chiama ‘Exotic Lies Sacred Ties’ ( esotiche bugie sacri legami ) e ospita diversi quadri, di varie dimensioni ma la maggioranza superava il metro per lato. Queste raffigurano scene prettamente di vita borghese inglese e paesaggi australiani che si alternano e mischiano, cornice dopo cornice. La mia sensazione era qualla di avere davanti una storia importante che aveva bisogno di essere raccontata e, forse piu’ importante, ascoltata. I soggetti, che credo posso definire -appartenenti all’Australia-, come gli aborigeni e gli animali ‘totem’, sono raffigurati con pastelli a olio colorati. Possono sembrare degli adesivi su queste ‘stampe blu’ perfettamente eseguite.

L’artista vuole far capire come e’ stato ingiusto giudicare gli aborigeni come ‘fauna e flora’, catalogarli e poi sfruttarli, spodestandoli da molte terre. Dalle sue illustrazioni si nota come i canguri appartengono alla natura, cosi come gli aborigeni, e di come invece l’uomo inglese contrasta con loro.

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L’artista usa inoltre Swarovski e glitter nelle decorazioni di margine floreali, molto elaborate, che impreziosiscono la composizione di ogni opera.

Oltre ai quadri ci sono sculture, pressoche’ di animali. Fatte in porcellana e mosaicizzate in foglia d’oro con, a volte, aggiunte di pelo artificiale. Una piu’ di tutte mi ha colpito:”Red, white and Blu”

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Questi tre canguri posso sembrare buffi ma il significato e’ rilevante. Con quest’interpretazione del – non-vedo, non-sento-, non-parlo – l’australiano mostra come la situazione degli aborigeni veniva evitata. Penso che sia sempre apprezzabile quando dietro a dei lavori artistici ci sia una ricerca, che sia storica, scientifica o spirituale. In questo caso e’ evidente e facilmente comprensibile ma allo stesso tempo efficace e piacevole all’occhio.

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Insomma, un bel modo di capire e apprezzare l’arte australiana, a casa sua, legata alla sua storia . Trovo che Danie abbia trovato un modo sofisticato per esprimere qualcosa e le sue opere raccontano, svelano la sua opinione e ci fanno percepire il suo stato d’animo oltre a mostrarci la sua ‘casa’ attraverso la sua abilit’ artistica.

Un bel mix, difficile da produrre. Quindi un grande applauso per Danie mellor, e qui di seguito troverete il suo sito ufficiale: daniemellor.com

Vi consiglio questa sua breve intervista che vi puo’ regalare una sorta di visita virtuale per farvi un’idea di come l’esposizione e le sue opere appaiono realmente!

 

Australian Animals Study

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Da quando sono in Australia ho notato quanto qui la natura sia importante. Le persone sono abituate a passare tempo all’aperto e a rispettare l’ambienta. Inoltre I paesaggi, flora e fauna, sono molto suggestive. Cosi, colpita da colori e soggetti ho realizzato questi studi che saranno in continuo progreso con uno scopo illustrative finale si spera.

 

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Così abbiam vissuto ”Attimi e colore”

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Ho avuto la fantastica opportunità, insieme al fotografo Simone Mondino (www.simonemondino.it), di allestire una mostra artistica, chiamatasi -Attimi e colore. Il ”tempo” tra fotografia e pittura- in una piccola Galleria della pittoresca Mondovì. 1383951_600027936720845_1111254337_n

L’idea è partita dagli ‘Spigolatori’ (http://www.spigolatori.it/), un’associazione culturale che ha creduto in noi e che, più in generale, crede nell’arte, nel talento e nei giovani! Grazie al poeta Remigio abbiamo potuto inserire una bellissima introduzione personale nel catalogo che l’associazione, molto gentilmente, ha

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L’allestimento con la proprietaria della galleria è stato molto interessante e divertente: accorgimenti geometrici giusti, luci messe nel posto adatto e tanta semplicità sono indispensabili per un buon allestimento!aiutato a realizzare.

La mostra è durata dal 5 al 13 ottobre e per fortuna abbiamo avuto un discreto successo! E’ passata tanta di quella vita per le stanze della galleria ”Mondow”(http://mondow.altervista.org) in quei giorni che ci siamo stupiti e divertiti perché ogni persona, soprattutto se amante dell’arte, è un’opera lei stessa.

L’esposizione era suddivisa su due piani, in due stanze differenti sotto alcuni aspetti. La prima era al pian terreno e prima di entrare dentro c’era una piccola rientranza sia a destra che a sinistra in cui si trovava una nostra ‘presentazione’: il visitatore sulla destra poteva vedere la mia firma sul muro e un’opera incorniciata, a sinistra la firma sul muro del fotografo e una sua foto incorniciata. speculari alle due opere un piccolo spago reggeva appese delle piccole cartoline da noi prodotte.

Entrando, il visitatore, poteva notare che tutta la stanza era addobbata da questo ‘bucato di piccole opere d’arte’.  Un idea un po’ diversa che consente di offrire tante immagini diverse per tanti gusti diversi. Le cartoline fatte da me erano tutti acquerelli della stessa dimensione delle  foto, quadrate, su fogli fotografici 10x15cm (effetto simil polaroid!).

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al centro di questa White room un tavolo di vetro faceva da piano di lavoro per i miei acquerelli giornalmente prodotti e appoggio al quaderno sul quale generosamente abbiamo ricevuto molti commenti di augurio, complimenti e incoraggiamenti.

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al piano inferiore un’antica cantina con muro massiccio a vista faceva da culla alle nostre opere più grandi, incorniciate e appese linearmente con delle luci da galleria che giocando sulle opere e sui mattoni creavano un’atmosfera molto suggestiva. L’ambiente si suddivideva un due stanze minori che ci siamo divisi per far entrare lo spettatore prima nel mio mondo e poi in quello di Simone. Delle eleganti panche di legno molto basse facevano da appoggio ai nostri bigliettini da visita.1415610_10202564882224177_973917344_n

Insomma, io sono stata molto soddisfatta ed è stata un’esperienza molto importante sotto alcuni punti di vista: penso che i giovani hanno bisogno di opportunità per far scontrare la propria arte con il parere del mondo, penso che serva ‘mettere in pratica’ un allestimento per poter semplicemente imparare una cosa che nessuno ti insegna, e penso che a livello umano conoscere della buona gente faccia sempre bene. E spesso anche ridere di cuore.

I consigli son preziosi, il tempo per migliorare è ancora tanto, e ringrazio nuovamente tutti quelli passati per il loro tempo regalatoci e per aver impreziosito questa nostra piccolo passo avanti con la nostra passione.

Per quelli invece che non sono potuti venire, ecco le mie opere d’arte che ho esposto. Ovviamente non avranno le stesso fascino, ma spero vi piacciano lo stesso!

acquerello primavera

alba su di un freddo traguardo

alte quote

cuneo bianca

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l'orizzonte che vorrei

tramonto energico

stagione dell'amore

troppe stagioni

poche stagioni

 

Artisti con passato accademico e autodidatti

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“Se vi rifiutate di studiare l’anatomia,

l’arte del disegno e della prospettiva,

la matematica dell’estetica e la scienza del colore,

lasciatevi dire che questo è un segno

più di poltroneria che di genio.”

-Salvador Dalì

Molti grandi artisti non hanno mai studiato veramente l’arte.

Ma molti altri Grandi artisti sì, in accademie d’arte o presso le botteghe di artisti noti di una volta.

Personalmente trovo che serva: serve sapere la prospettiva, anche se studiarla è noioso e difficile; trovo che serve sapere la scienza dei colori perchè un pittore deve ricrearli velocemente sulla tavolozza e farli rendere su una tela; trovo che bisogna saper disegnare, prendere veloce le proporzioni e fare il chiaro scuro, prima che la luce cambi per esempio, ..

Serve tutto questo, che è talento, ma è anche pratica.

E’ voglia di fare, voglia di migliorare, è pazienza, è impegno. Poi il talento può velocizzare l’apprensione di queste ‘basi’, il talento le prende e le rielabora facendo un opera d’arte nuova e ‘corretta’, ed intendo che è indiscutibile la qualità di un lavoro quando la tecnica e il genio si uniscono in un’unica opera.

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La-persistenza-della-memoria-Salvador-DaliDalì è noto per opere come la prima, ma ha alle spalle un percorso accademico che lo rendeva eccellente nel riprodurre Salvador+Dali+-+Portrait+of+the+Artist+s+Mother+Dofia+Felipa+Dome+Domenech+De+DalH+1920+l’anatomia, i paesaggi, .. come potete vedere nella seconda immagine, nonchè ritratto di sua madre.

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Picasso è noto per le sue donne ‘mostruose’ ma ha attraversato molti ‘stili di pittura’ prima di arrivarci e,

come potete vedere a sinistra aveva una capacità accademica notevole!

Picasso

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the-starry-night-1889(1)Il caro e pazzo Van Gogh, invece, non ha un percorso accademico eppure è un genio indiscusso! Faceva accostamenti di colore molto efficaci e aveva una pennellata pittoricamente interessante e apprezzata. Però non si può definire del tutto estraVincent-van-Gogh-Self-Portrait-Detail-headneo allo studio artistico: ha lavorato presso un mercante d’arte e si interessava ai movimenti che lo circondavano, come l’impressionismo. Sin da piccolo si mostrava portato per il disegno ma decise di diventare pittore dopo i 30 anni e le sue opere importanti furono prodotte nei pochi anni a seguire. In questo periodo era già dischiarato malato mentale, e morì giovane per un colpo di pistola, probabilmente un suicidio.

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Oggi il dibattito tra autodidatti completi e persone con percorso accademico è forte. I primi pensano che un’istruzione limiti poi la creatività, i secondi ribattono dicendo che apprendere la tecnica serve per poter sapere come realizzare concretamente ogni cosa pensata.

Io concordo con questi: sia in arte, che nella musica, conoscere la tecnica vuol dire poter scegliere cosa fare e come farlo, acquisire quella consapevolezza che dà all’artista una marcia in più.

Per quanto riguarda un artista che vuole fare solo cose astratte magari non avere un back ground accademico è un vantaggio perchè non contagia la sua fantasia mettendo dei paletti tecnici, o prospettici, o altro.. Ma parte un discorso diverso: cos’è un artista? Uno che ha doti artistiche incredibili e che le può e vuole dimostrarle, anche solo a sè stesso, producendo qualche accademico (come ritratti o paesaggi realistici) o una persona con una buona idea, ancora mai epsosta, che la sa vendere come arte innovativa?

Sempre Dalì sostiene che l’arte moderna è una tragedia bellissima. Ma lo dice lui, che di arte ne sapeva e che di arte POTEVA.

Oggi purtroppo è molto discussa la capacità artistica. Non tutti i pittori odierni e quotati saprebbero ritrarti, e secondo me è un problema.

-Voi cosa ne dite?

Come FARE una tela!

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Iniziamo il discorso dall’inizio..

Le tele per dipingere possono essere comprate già pronte, intelaiate e preparate. Ciò vuol dire che la tela bianca è stata già fissata sul legno ed è tesa e se è gia ‘preparata’ vuol dire che sopra ha un prodotto che la rende buona per essere dipinta (trattiene bene il colore lasciandolo luminoso).

Le tele sono fatte dall’intreccio di fibre di lino, di canapa o di juta ma, al giorno d’oggi sono molto vendute quelle di cotone o difibre sinteticheCOSA CAMBIA? Quelle con trame fini, come le tele di lino, permettono di fare dei tratti fini e quindi dipinti minuziosi. Le tele di canapa o di juta invece sono più adate a opere con pennellate più libere o a grandi dipinti.

ps_home_smallIn sintesi si consiglia:

cotone o misto cotone/poliestere a grana fine o media che sono normalmente utilizzate da principianti, hobbysti e per didattica;

– 100%, grezzo o preparato, destinate a pittori più esigenti;

QUNTO COSTANO LE TELE PER DIPINGERE? Tanto. Nel senso che una tela della misura di 20×30 cm può andare a costare tra i 4 e i 7euro. Quelle grandi 50x70cm intorno ai 15. Ovviamente cambia da rivenditore a rivenditore, dalla marca, dalla qualità e al materiale e al fatto se sono preparate o no.

Tanto, se pensi che per creare 10 tele ti basta meno di 10 euro. COME? Con una semplice ricetta!

Vi servirà una tavola di legno, (una vecchia mensola, un tagliere, una plancia, .. ), delle puntine o graffette, un sacco di nylon, farina, acqua, del gesso, della vinavil e un pezzo di stoffa (uno straccio, un lenzuolo, di cotone sarebbe meglio)

  1. Fissate il vostro pezzo di lenzuolo con le puntine sulla vostra plancia messa in orizzontale, ben teso, mettete però tra questi due il nylon così il legno non si bagnerà!
  2. Preparate in una ciotola un composto mischiando 1 bicchiere di farina, 1 bicchiere d’acqua e 1 bicchiere di gesso;
  3. Mescolate bene (con un bastone andrà bene) finchè non spariscono i grumi.
  4. Aggiungete un’altro bicchiere d’acqua e 1 bicchiere di vinavil;
  5. Mescolate di nuovo bene.
  6. Avrete ottenuto un composto MOLTO liquido di colore marroncino chiaro. Potete aggiungere un po’ di colore acrilico a piacere (sarà il colore della vostra base per dipingere)
  7. Rovesciate il preparato sulla stoffa e, con una spatola o un righello, stendetelo bene in tutti i punti.
  8. Aspettate qualche minuto abbondante e se necessario versatene altro o stendetelo ulteriormente finchè non sarà uniforme.
  9. Quando sarà quasi asciutto bagnate una pennellessa nell’acqua e tirate i punti più ‘crespi’.
  10. Aspettate circa un’oretta o due (dipente dalle condizioni) quando sarà totalmente asciutto ilcomposto noterete che la stoffa è molto rigida e perfetta per essere dipinta.SP-011

Potete dipingere direttamente o comprare con pochi spicci 4 assi di legno e picchiettarli insieme alla vostra tela e avere un supporto a basso prezzo.

Questa ricetta vi basterà per almeno 3 tele, che potete preparare e poi anche arrotolare e tenere pronte per l’uso!

Potete anche spalmarlo su delle tele già comprate per assicurarvi della resa pittorica finale in quanto certe tele non preparate o preparate male perchè di bassa qualità assorbono, e anche male, il colore.

A me è già capitato di comprare una tela costosa, di marca, dipingerci direttamente e vedere delle venature orrende di colore crearsi man mano che si asciugava!

è una cosa utile, economica e che vi permette di fare la base del vostro dipinto come vi piace: includendo anche dei pezzi di carta, sabbia o segatura..

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-Del resto i pittori di una volta, e i Grandi Pittori di una volta, facevano tutto da sè! (Solo che al posto della vinavil usavano colla di poveri conigli..) 

Spero di esservi stat utile, ecco qui un lavoro fatto su una tela da me preparata!panda

Montagne o sensuali corpi nudi? Tutto sull’arte di Carl Warner!

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Guardate meglio, non sono montagne strane. O meglio, sono strane perchè son fatte da più corpi umani nudi!

L’artista inglese Carl Warner crea paesaggi con corpi nudi. La sua arte è nota come bodyscape photography.

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L’ispirazione è nata guardando i paesaggi desertici del film ‘Zabriskie Point’- capolavolo dell’italiano Michelangelo Antonioni-: rocce colorate dalle forme tondeggianti e linee sinuose ma non per questo poco imponenti (nella foto di seguito).

E’ la seconda ‘idea geniale’ del famoso fotografo che in passato aveva ottenuto la stessa attenzione grazie ai suoi paesaggi fatti.. con il cibo! Atmosfere da favola fatte con ortaggi oppure dolciumi che ricostruiscono paesaggi naturali o scene fiabesche. In questo video -in inglese- spiega e mostra come fa a crearli! http://www.youtube.com/watch?v=2P_AAky578o&feature=youtu.be

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Incredibile, no? Se volete vedere altri suoi lavori, e ne vale la pena, potete andare sul suo fantastico sito web : http://www.carlwarner.com

– a questo mondo serve gente creativa, serve gente con idee fresche.

ARTE VERDE: Ars Topiaria

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In latino è ‘Ars Topiaria‘, tradotto ‘arte topiaria‘, e consiste nel potare alberi e arbusti in modo particolare per dare loro una forma diversa da quella naturalmente assunta dalla pianta, per scopi ornamentali. Si formano così siepi geometriche oppure, partendo da esemplari singoli o piccoli gruppi, soggetti con varie forme, astratte oppure di animali, oggetti o anche persone!535689_279653748800147_870391261_n

Molti la considerano una moda moderna ma quest’arte è nata nell’Antica Roma. L’arte topiaria è impiegata nella formazione dei parterre tipici dei giardini costruiti fra il XVI e il XVIII secolo dove basse siepi disegnano, in modo più o meno complesso, settori riempiti da piante fiorite, a formare una sorta di arazzo vegetale apprezzabile soprattutto se visibile da un luogo sopraelevato. Anche i famosi giardini a labirinto, che si vedono in molti film, sono stati creati e progettati da artisti del mestiere.

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Per ottenere sculture vegetali vengono impiegate svariate specie, perlopiù sempreverdi a crescita contenuta: laurus nobilis, cupressus e conifere simili, buxus sempervirens, taxus baccata sono fra i più diffusi.

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Per creare una pianta topiata è necessario, a volte,  impiegare un supporto in metallo alla quale legarne i rami per educarla, supporto che si può rimuovere una volta ottenuta la forma desiderata. Ovviamente le sculture hanno bisogno di regolare potatura per non perdere la forma.

Se però non siete molto abili con le forbici da giardino potete usare queste idee simpatiche e rendere i vostri balconi delle opere d’arte o riutilizzare autovetture d’epoca, o semplicemente usare un reggiseno! 😛550605_277311502367705_485962351_n550529_283173178448204_1896925756_n320414_292610324171156_2092792270_n